E' solo un gatto... mica si affeziona alle persone!
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E' solo un gatto... mica si affeziona alle persone!

Giovedì 21 Maggio 2015
Stefania D'Elia

Mi alzo dal letto, Rey la nostra gatta, si stiracchia, ha dormito insieme a me. Mi gira intorno alle gambe e quasi inciampo, mi appoggio al muro mentre lei miagolando mi da il buongiorno.

Apro la porta della cameretta, e Rey saltella sul letto a castello, non quello sotto, sotto dorme Samuel che si sveglia sempre un po’ più tardi, punta diretto a Gaia, si arrampica sulle scale e con il suo Miao più squillante annuncia alla nostra primogenita che la giornata è iniziata. Lei con un sorriso si tira su, fa due coccole alla nostra gatta e poi va in bagno.

Intanto io accendo la macchina del caffè, riempio le tazze: la mia e quella del marito con il caffè quella dei bimbi con il latte e mi siedo a tavola. Rey arriva, mi si piazza sulla spalla e osserva con attenzione il magico viaggio dei biscotti dalla tazza alla mia bocca. Se do segni di riaddormentarmi mi da una musata sulla guancia, per fortuna leggera, così evito ematomi.

Mi alzo sempre con la gatta sulla spalla, mi sembra quasi di essere un pirata, solo che al posto del pappagallo ho un felino grigio tartaruga, la faccio scendere e mi avvio verso il bagno. Tora, l’altro nostro gatto, mi segue, non esiste che vado in bagno senza di lui. Si accoccola sul bidet e poi mi salta in braccio: privacy dove sei? Quando finisco usciamo tutti insieme. Lui soddisfattissimo, non si capisce bene per cosa.

Se sono in casa, i gatti mi ruotano intorno, sorrido a pensare a chi dice che i gatti non si affezionano alle persone, si vede che non hanno mai conosciuto un gatto. Il giorno che siamo tornati dalle ferie li avevo entrambi addosso: due palle di pelo ronfanti che esprimevano la loro felicità a suon di fusa. Ci è andata meglio della volta precedente, quando hanno manifestato il loro disappunto con una cacca piazzata davanti alla porta di casa.

La sera mentre sono sul divano, Rey arriva e si piazza sulla mia pancia, poi scende fino alle gambe, se fa particolarmente freddo si mette sui piedi, sotto la coperta di lana. Poi sale e si avvicina al fianco. Poi andiamo a dormire e mentre leggo mi sale prima sul petto per poi trovare finalmente la pace sul cuscino, sopra la mia testa. E li si ferma. A volte mi sfiora solo altre si abbandona proprio e con le zampe mi circonda il capo mentre il suo musetto mi tartufa i capelli, inizia a fare le fusa e si addormenta. E io con lei, spesso con il libro ancora in mano.

Ma alla fine sono solo gatti, mica si affezionano alle persone, loro si affezionano alla casa...







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