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Facciamo la spesa: gli ecoconsigli di Mercatopoli!

Giovedì 18 Ottobre 2012
Silvia Dal Corso

Sempre più spesso si sente parlare di spesa, ai telegiornali, con gli amici, in famiglia, e se ne parla un po’ per il desiderio di risparmiare e un po’ per il desiderio di avere prodotti locali, sani, magari anche biologici, che rispettino l’ambiente e soprattutto il nostro corpo e la nostra salute.

Si stanno diffondendo sempre più i mercatini a chilometri zero, di solito organizzati nelle piazze dei paesi una volta alla settimana, che permettono alle famiglie di comprare prodotti locali direttamente dal produttore, riducendo così la filiera, eliminando i passaggi da grossisti e rivenditori. In questo modo è possibile risparmiare, ridurre l’inquinamento dovuto a packaging e trasporti su strada, valorizzare le risorse locali perché si investe sulle coltivazioni del luogo e avere prodotti freschi e di stagione, più buoni e più sani. Ovvio, si dovrà rinunciare a un po’ di scelta, non troveremo ciliegie in dicembre o zucche a luglio.

Altra abitudine sempre più diffusa è quella dei prodotti sfusi e alla spina, per cui detersivi, prodotti per l’igiene della casa e personale si possono acquistare al litro, portando con sé un apposito contenitore. Ora iniziano a diffondersi anche altri prodotti da comprare a peso e senza packaging: pasta, dolciumi, cereali, biscotti e molto altro.

Tutti questi sistemi sono utili per rispettare il nostro portafogli e l’ambiente, perché risorse e materie prime sono limitate e vanno utilizzate con buon senso.

Altre buone pratiche per ri-imparare a fare la spesa secondo principi ecosostenibili sono:

- Portarsi da casa le buste riutilizzabili per ridurre i sacchetti usa e getta e risparmiare. È vero, all’inizio ci vuole un po’ di abitudine, perché si tende a dimenticarle a casa o nel baule della macchina, ma appena presa l’abitudine diventano comodissimi e non si rompono al primo oggetto inserito, come gli shoppers biodegradabili.

- Comprare il più possibile prodotti sfusi nel banco frutta e verdura. I prodotti già confezionati sono più cari, perché il packaging si paga, ma non si consuma, si butta direttamente nella spazzatura; inoltre, spesso sono meno freschi. Ricordate anche che l’aspetto conta poco, di solito i prodotti più belli, ludici e dall’aspetto perfetto sono più ricchi di pesticidi.

spesa ecologica

- Compriamo delle bottiglie in vetro e prendiamo l’abitudine di riempirle con acqua di rubinetto, riporle in frigo e poi quindi avere sempre acqua fresca a basso costo e a basso impatto ambientale. Pensateci: quanto vi costa in un anno l'acqua minerale? Se proprio la vostra acqua è cattiva e non si riesce a bere, scegliete un marchio che provenga da monti vicini a voi e che si venda in bottiglie di vetro con vuoto a rendere.

- Se vi piace mangiare il pesce, ci sono alcuni piccoli consigli da seguire: preferire il pescato all'allevato, evitare specie in pericolo di estinzione, dare la precedenza alle specie locali e alla loro stagionalità, rispettando la taglia minima di vendita di ogni specie.

- Unitevi ai gruppi di acquisto solidale: si ottengono prezzi molto vantaggiosi e prodotti di ottima qualità.

- Evitiamo i prodotti usa e getta come piattini e stoviglie di plastica oppure tovagliolini di carta. Preferiamo quelli tradizionali, il cui costo di lavaggio è minore rispetto all’acquisto di pezzi sempre nuovi e, soprattutto, molto meno inquinante.

- Se compriamo bibite, preferiamo quelle in bottiglie di vetro: la latta è più costosa e implica molte più emissioni di gas per la produzione.

Questi sono solo alcuni semplici consigli che tutti possiamo seguire quando arriva il momento di fare la spesa. Sono abitudini semplici da mettere in pratica, ma messe tutte insieme significano un vero e proprio cambiamento a livello globale!