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Eco-ristoranti: i consigli di Mercatopoli!

Lunedì 16 Aprile 2012
Elisa Artuso

Al momento sono ancora pochi, ma rappresentano una soluzione interessante per tutti coloro che praticano stili di vita sostenibili e che incontrano delle difficoltà quando cercano un locale in cui passare una serata, che sia un ristorante, una pizzeria o un pub.

L’attenzione alla sostenibilità non è ancora così diffusa nei luoghi pubblici, anche se si tratta di un settore in forte sviluppo. Di cosa stiamo parlando? Di eco-ristoranti!

Ma come si riconosce un eco-ristorante o un locale che sia essere green sotto tutti i punti di vista?

Come i singoli cittadini, anche le imprese (un’attività nella ristorazione è un’impresa a tutti gli effetti) dovrebbero dotarsi di una serie di regole o di impegni per abbassare il loro impatto ambientale ed essere sostenibili da un punto di vista dei consumi di energia, degli approvvigionamenti, della produzione dei rifiuti e anche dell’offerta ai clienti.

Vediamo alcuni suggerimenti utili per chi ha un locale e vuole convertirlo alla filosofia green, comunicandolo alla sua clientela.

Uno degli aspetti principali è quello dell’approvvigionamento di materie prime. Un buon eco-ristorante dovrebbe acquistare ortaggi, frutta, latticini e in generale tutti i prodotti freschi presso realtà locali e quindi il più possibile a km 0. Questo limita fortemente la produzione di rifiuti da imballaggio e le emissioni per il trasporto. Se si acquista localmente in modo attento i costi si riducono. Se poi gli acquisti avvengono in aziende agricole o allevamenti biologici certificati possiamo dire di aver messo la ciliegina sulla torta.

È molto importante anche avere dei menù dedicati a vegetariani e vegani, sia adulti che bambini: queste persone sono molto attente agli aspetti ambientali e quando trovano un locale che rispetta la loro dieta (cosa ancora assai rara in Italia) non lo mollano più!

eco ristorante

Per diminuire i rifiuti, un locale deve abituare dipendenti e clienti a seguire in modo ferreo le regole della raccolta differenziata, mettendo a disposizione bidoncini colorati, offrendo acqua di rubinetto in caraffa, sia naturale che frizzante, magari autoprodotta grazie a un gasatore. Anche i rifiuti alimentari, come gli oli esausti, devono essere conferiti correttamente negli appositi contenitori o ai centri di stoccaggio.

Inoltre, si deve focalizzare la propria attenzione sui consumi energetici, cercando soluzioni o sgravi fiscali per installare un impianto fotovoltaico e/o solare termico o per rinnovare i locali, quando serve, utilizzando le tecniche della bioedilizia.

L’utilizzo di prodotti per la detergenza e per l’igiene che rispettino standard ecologici di qualità è un altro aspetto da considerare: i detersivi per le pulizie dei locali e i saponi a disposizione dei clienti all’interno dei servizi igienici devono essere rigorosamente biodegradabili e prodotti con materie prime di origine vegetale. Se possibile, nei servizi vanno anche utilizzati asciugamani ad aria evitando il consumo di carta, riduttori di flusso per l’acqua e meccanismi a pedale.

Infine, aspetto non certo secondario, la comunicazione. Se un locale è davvero ecologico, o si sta impegnando a diventarlo, deve comunicarlo ai propri clienti e fornitori, far sapere quali sono le scelte fatte e le motivazioni che hanno alle spalle attraverso comunicazione visiva all’interno del locale rigorosamente a basso impatto e anche attraverso i canali di comunicazione web: la pagina facebook, il sito, il canale twitter.

Con queste attenzioni è possibile mangiare in modo molto più sano, rispettando l'ambiente e la propria salute.

Quindi...buon appetito!