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#gentedimercatopoli: intervista a Michele Innocente

Lunedì 20 Aprile 2015
Annalisa Aloisi

“Gente di Mercatopoli” è un progetto che ci ha coinvolti in molti sensi. Ci siamo messi in gioco, ci siamo divertiti, ed è stata anche una scoperta dei meccanismi che stanno dietro ad una produzione come questa, una sitcom fatta di brevi episodi sul web.

Una delle più importanti figure che hanno contribuito alla realizzazione di “Gente di Mercatopoli” è Michele Innocente, producer di Elenfant Film. Lo abbiamo intervistato.

Qual è il ruolo del producer? Cosa significa fare il producer?

Significa formare la troupe, recuperare tutti i mezzi e l’attrezzatura e preoccuparsi delle logistica, degli spostamenti, dei bisogni che ha una troupe, anche a seconda di quello che si va a girare. Significa interfacciarsi con l’amministrazione per pagamenti, per tutto quello che sta intorno ad un set. In pratica mi occupo di tutto ciò che non si vede. Quando facciamo delle produzioni occupo sempre questo ruolo. A volte capita di fare anche la parte di ideazione e scrittura oltre la realizzazione. Nel progetto di “Gente di Mercatopoli” non sono arrivato a fare la parte di ideazione e scrittura, perché stavamo seguendo un altro progetto.

Meglio girare in studio o in location esterna?

Girare in esterna è più difficile perché è una situazione che non è controllata nè controllabile, ci sono persone che passano, tempo atmosferico che può cambiare, quindi bisogna pensare ad un eventuale cover set, un set di copertura, rispetto a quello prestabilito in caso di pioggia, vento etc. Può succedere di tutto. Girare in esterna in compenso ti consente di sfruttare le location che il nostro paese ci concede, ci sono posti fantastici da valorizzare. All’interno sei al sicuro e il set è protetto, ma è più interessante far vedere le cose belle del nostro paese.

Criticità e aspetti positivi della realizzazione di un set qui a Mercatopoli Bologna Panigale?

Gli aspetti positivi sono innanzitutto la super disponibilità dei gestori del negozio, ci hanno favorito in tutto, grandi spazi e grandi possibilità di interagire con gli oggetti del negozio che ci hanno facilitato molto. Criticità… non ne ho trovate, mi sono trovato a girare in altri posti in cui è stato molto più complesso sia interagire con chi ti dava la disponibilità della location, sia poter toccare, spostare mentre qui non abbiamo avuto questo problema

Conoscevi già Mercatopoli?

Conoscevo molto bene Mercatopoli perché ho abitato per un pò vicino al Mercatopoli di via Pasubio e mi rifornivo o portavo delle cose, ho al card, sono un cliente affezionato.

Visto come stiamo pensando di presentare un Mercatopoli ideale, quali spunti secondo te dovrebbero prendere dei Mercatopoli reali nell’organizzazione di un punto vendita?

Secondo me dovrebbero riuscire ad aver un allestimento per reparto e che favorisca il cliente che entra e può trovare le cose facilmente, Molte volte è divertente girare nel negozio e poter visitare e scoprire nuove cose ma non sempre si ha molto tempo a disposizione. Se si ha ben chiaro dove sono i reparti e le cose può essere percepito meglio anche il negozio.

Miglior affare fatto a Mercatopoli?

Un divano, che è diventata la mia cuccia che mi accompagna nelle mie sieste e mi sono affezionato molto. E anche lui penso si sia affezionato a me

E quando chi deve lavorare ad un progetto che descrive il mondo di Mercatopoli ne conosce anche personalmente la realtà e ne è entusiasta, non può che risultarne qualcosa di vero, sentito e sincero.

Avete già visto le prime quattro puntate di “Gente di Mercatopoli”? Iscrivetevi al nostro canale Youtube, condividete con i vostri amici la vostra puntata preferita con l’hashtag #gentedimercatopoli. Restate in contatto con noi, a breve uscirà una nuova puntata!