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Verde è bello!

Domenica 22 Giugno 2008
Alessandro Giuliani

guerrila gardeningCorreva l'anno 1973, quando Liz Christy, insieme al suo gruppo ambientalista "Green Guerrilla", armati di zappa, vanga e rastrello, trasformarono un pezzetto di terra di New York, abbandonato ormai da tempo all'incuria, in un rigoglioso giardino, oggi protetto dal dipartimento parchi della città.

Aree urbane abbandonate ma anche piccoli fazzoletti di terra sotto i cavalcavia sono oggi i bersagli preferiti degli attivisti del Guerrilla gardening, un movimento che oggi conta circa un centinaio di gruppo attivi in tutto il mondo.

Il Guerrilla gardening si può definire come una forma di “giardinaggio radicale” in cui l'obiettivo è quello di riscattare pezzi di terreno urbano dal degrado ecologico. Come?

Trasformando delle aree dimesse e magari piene di rifiuti in aree verdi e fiorite. Molti ambientalisti preferiscono intendere il Guerrilla gardening come “Giardinaggio politico”: una forma di azione diretta non violenta il cui fine è quello di riappropriarsi di aree urbane degradate e abbandonate a se stesse.

I guerriglieri dal pollice verde agiscono quasi sempre di notte, dopo aver individuato un terreno o un angolo di città particolarmente degradato e dimesso. Le loro armi? Semi, fiori e piante di ogni genere e, immancabilmente, tanti utensili da giardinaggio! Nel corso della storia, non sono mancate operazioni di Guerrilla gardening particolarmente eclatanti come quella avvenuta il primo luglio 1996 in una città vicino a Copenhagen. Un appezzamento di terra abbandonato nel centro urbano venne trasformato in un giardino nel giro di una sola notte! All'impresa parteciparono più di mille persone e, non a caso, il giardino è stato chiamato “Giardino in una notte”.


gardening

Ma...chi sono i guerrilla gardeners?

Sono persone che amano il verde e il bello e che hanno molto a cuore le loro strade e i loro quartieri. Nelle principali città italiane, stanno prendendo forma alcuni gruppi e associazioni che praticano questa forma di giardinaggio urbano: in testa troviamo Milano, la più attiva e organizzata in questo senso.

Un'esperienza come quella del guerrilla gardening ci può insegnare come anche dei singoli e piccoli gesti, apparentemente invisibili e silenziosi, possano poi “fiorire” in qualcosa di tangibile e concreto.

La salvaguardia ambientale parte proprio dalle singole scelte quotidiane: anche acquistare oggetti di secondamano o portare a vendere le cose che non si usano più nei mercatini dell'usato Mercatopoli significa fare un'azione ecologica. Perchè?

Prima di tutto perchè dare nuova vita all'usato significa diminuire la quantità di rifiuti e, nello stesso tempo, diminuire l’inquinamento legato alla loro gestione e al loro eventuale smaltimento. In secondo luogo perchè allungare la vita di un oggetto significa anche allungare la vita dell'energia in esso contenuto.

Questa energia, chiamata anche “energia grigia”, si traduce in risorse naturali, ormai preziose, quali l'acqua, il petrolio e i suoi derivati. Con la pratica del ri-uso puoi veramente unire l'utile con il dilettevole: a Mercatopoli risparmi soldi e nello stesso tempo aiuti concretamente l'ambiente!