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#gentedimercatopoli:intervista a Pippo Santonastaso

Lunedì 09 Marzo 2015
Annalisa Aloisi

Se c’è un personaggio che fa la differenza in “Gente di Mercatopoli”, la sitcom dell’usato dei negozi Mercatopoli, quello è nonno Fernando. Un nonno atterrato nel negozio di Andrea e Giusy quasi per sbaglio, attaccato alla sua poltrona.

Nonno Fernando piano piano diventa, non solo parte del negozio, ma parte della famiglia, con il suo atteggiamento burbero e a tratti entusiasta, come un vero nonno di famiglia (beh non sono tutti così, dai).

Pippo Santonastaso è l’interprete divertente e divertito del nostro nonno. Pippo (Giuseppe) Santoanastaso, nato a Castel San Giovanni il 25 maggio 1936, ha iniziato la sua carriera con il fratello Mario, come cabarettista. Insieme a Ric e Gian, Cochi e Renato, Pippo e Mario sono veri innovatori della comicità per il teatro e la televisione. Ma abbiamo voluto chiedere a lui la sua storia e la sua esperienza con la Elenfan film e Mercatopoli.

Pippo, tu hai una lunga esperienza su set e palcoscenici, vuoi raccontarci brevemente la tua storia di attore?

La mia è la passione di un ragazzino per la comicità soprattutto. Mi scoprii comico a scuola, perché quando mi alzavo per essere interrogato i compagni di scuola e il professore ridevano sempre, quindi qualcosa ci doveva essere. Ho curato questa mia passione da solo, allora non c’erano scuole di teatro, ho studiato. Con degli amici ho messo su degli spettacoli per le parrocchie, poi capitò un provino, per caso, nella televisione degli anni 70.

E da allora ho cominciato a fare tv, l’ho fatta per 30 anni buoni. Da lì sono passato alle fiction, che una volta si chiamavano sceneggiati. E poi essendo diventato un personaggio abbastanza noto, perché era una comicità che piaceva, si è interessato a me il cinema e ho iniziato a fare le caratterizzazioni dei personaggi nei film importanti, nelle commedie. Ho lavorato un po’ con tutti da Celentano a Banfi a Villaggio e tutti quelli che giravano allora le commedie.

Da lì sono passato all’operetta, mi sono trovato a fare sia la regia che il protagonista, trasformandole in commedie musicali, più divertenti, interessanti e moderne. E per altri 15 anni ho continuato anche con la tv. Ho fatto molte cose, ringraziando il Cielo, con la passione e l’impegno che mi ha sempre caratterizzato. Sono riuscito a lavorare per tanti anni: adesso sono ufficialmente 44 anni per tv e cinema, più altri 15 anni per la mia passione di ragazzo.

Conoscevi già Mercatopoli?

Frequento molto questo tipo di negozi perché li trovo interessanti, giusti, aggiornati, convenienti e gradevoli anche da visitare. Ti vengono delle voglie. Entri per comprare una canottiera ed esci con una camera da letto.

Esperienza positiva con i negozi dell’usato quindi.

Molto positiva. Ho provato anche a portare della roba mia e poi sono uscito con dell’altra roba. Ho notato delle cose molto convenienti per i bambini. Le spese che uno va a fare per i bambini, … ora, non voglio mettere in difficoltà i negozi che vendono le carrozzine, ma se uno viene qua il risparmio è notevole, la spesa è metà della meta. E siccome non sono cose che si usano per tutta la vita, perché dopo che hai fatto due anni con il passeggino non lo usi più, allora conviene.

Spendere poco e recuperare ancora i soldi dalla vendita, ecco dov’è la convenienza! In un altro negozio entri con l’intenzione di comprare una cosa come l’altalena, la compri e basta. Se entri da Mercatopoli invece entri per comprare l’altalena usata ed esci con un’altra cosa, una pelliccia!

Ti è piaciuto fare la parte di Fernando?

La parte di Fernando mi piace molto. Naturalmente come tutti i marpioni, i vecchi attori, non mi accontento mai. Vorrei allargarmi di più e fare il personaggio più corposo, ma capiterà, perché se questo personaggio funziona e dovesse piacere alla gente, in futuro lo faremo diventare più importante. È bello, è divertente che lui non voglia lasciare la sua poltrona e la moglie sia stata costretta a vendere la poltrona con il nonno.

Questo nonno ho cercato di farlo un po’ nevrotico verso la moglie, perché così dev’essere, ma nei confronti della gente e delle cose che succedono è un bonaccione, un vecchietto che si adatta alla situazione, che magari non conosceva Mercatopoli, ma trovandosi lì, con la sua poltrona, inizia ad interessarsi alle cose che lo circondano

Ti piacerebbe vivere realmente in un emporio del riuso, passarci qualche giorno? Come ti immagini passerebbe le sue giornate Fernando se rimanesse tutto il tempo da Mercatopoli?

Se io dovessi fare una cosa del genere… a me piace fare ordine, dividere le cose. Passerei il tempo a sistemare le cose, a creare delle storie tra le cose. Sistemerei i bicchieri per periodi e la stessa cosa farei con i letti, con i vestiti, camicie di qua, pantaloni di là. Mi divertirei molto, lo riempirei di cartellini, di indicatori per la gente.

È giusto che quando qualcuno entra in questi negozi non sappia bene dove andare, perchè lo coinvolge nel girare tutto il negozio. Poi tornando in momenti diversi in un negozio dell’usato e si trovano sempre cose diverse, non si può certo dare per scontato di trovare sempre le stesse cose, ma cose sempre diverse e interessanti.

Ti piace la filosofia del ridare nuova vita alle cose, riscoprire il passato, senza dover buttare per forza le cose con quest’ampio respiro consumistico che ci ha pervaso in questi ultimi anni?

Ci sono oggetti vecchi che potrebbero esser riusati tutti. Un bel servizio di bicchieri ad esempio. Pensa l’invitato obbligato a dire: ‘Bello! Da dove viene questo bicchiere?’ E tu puoi rispondere ‘E’ della mia famiglia! Sai, siamo di origini nobili…’ e invece viene da Mercatopoli. Magari chi l’ha portato è davvero nobile…

Sceneggiati, fiction, sitcom, dalla tv di una volta a Youtube, quali sono le differenze? 

Se parli del risultato che viene presentato al pubblico c’è una grandissima differenza. Se invece parliamo di come si interpretano e si fanno c’è poca differenza. È sempre cinema, sei sempre in attesa che il regista ti dica ‘azione’ e poi fai la scena. Se non va bene ne fai una seconda e una terza, come una volta. Per l’attore non c’è molta differenza.

C’è invece negli strumenti, non c’è più la cinepresa, la pellicola, ora ci sono le telecamere. Ora è più facile, si semplifica tutto, si corre di più.

Per sapere come queste cose vanno a finire, il risultato finale, il gradimento... non so, sono del parere che il mezzo più importante per un attore, per farsi vedere, sia ancora la tv, però la tv oggi è molto mordi e fuggi, troppo veloce, poco curato. Facendo questi video invece mi sono reso conto che i ragazzi, la regia, sono di una attenzione certe volte esasperante, ma il risultato poi è migliore. Una volta si girava una scena due volte, prima tutti insieme poi un primo piano. Con questi ragazzi la fai 6 volte, prima mezzobusto, poi primo piano, poi tutti insieme da lontano, poi da dietro… Per l’attore è più impegnativo, ma poi loro lavorano bene e hanno più materiale.

Speriamo possa dare una mano a questo mondo amatoriale che sta andando tanto online a far capire che c’è della qualità che può andare anche nel mondo online e che fa la differenza.

Questo dipende moltissimo da chi farà pubblicità a queste cose. Molti mi chiedono, quando sto girando qualcosa, ‘Ma dove la vedo?’, intendendo su che canale. Quando dico che invece è via web non capiscono sempre. Anche io non amo queste cose non le conosco e non faccio nulla per capirle, perché sono di un’altra generazione. Sta a chi pubblicizzerà far capire queste cose alle gente, perché non è detto che tutti debbano stare la sera davanti alla tv, possono mettersi davanti al computer e trovare mille cose più divertenti e interessanti per loro.

Avere a che fare con un attore navigato e con tanta esperienza come Pippo Santonastaso è una vera ricchezza, anche quando si lavora con le nuove tecnologie e filosofie. Ma uno del suo calibro, lo abbiamo visto, è in grado di portare un grande contributo all’intera troupe.

Cosa combinerà il nonno nelle prossime puntate di "Gente di Mercatopoli"? Rimanete in contatto per seguire le avventure di Andrea, Giusy e nonno Fernando. Condividete le puntate della nostra sitcom sui vostri profili Facebook con l'hashtag #gentedimercatopoli.