Portagioie inizio Novecento
Ecco qui una una scatolina porta gioielli veramente deliziosa!
L'abbiamo trovata a Mercatopoli Villa Guardia e si tratta di un manufatto italiano, più precisamente milanese, come suggerisce il marchio, dei primi anni del '900, in argento 800, interamente realizzato a mano.
Il coperchio, presenta due tipi di lavorazione: le foglie d'acanto sono state realizzate a sbalzo (o repoussé), mentre la puntinatura dello sfondo è ad incisione.
La differenza tra le due tecniche è la seguente: dove la lavorazione è a sbalzo, l'artigiano ha inciso il retro del metallo per creare il disegno che appare in altorilievo sulla parte anteriore; l'incisione, invece, si esegue "scavando" la parte davanti con un arnese appuntito che si chiama "bulino" o "punzone" per creare il disegno in bassorilievo.
Osservando la parte dietro del coperchio è possibile distinguere molto bene le due tecniche. Trovo curiosa la pietra ovale incastonata al centro del coperchio: il colore è molto insolito ma potrebbe essere un'agata. E' comunque una pietra molto bella e tutto il disegno che si sviluppa attorno al suo castone la mette bene in risalto.
Il colore un po' ingiallito dell'argento è un fatto normale: è la patina antica che si sviluppa normalmente in un oggetto di quest'età. Per riportarla al suo colore originale e darle una bella lucidata è sufficiente spruzzargli sopra un prodotto specifico, ad come, ad esempio, l'argentil, facilmente reperibile in qualsiasi supermercato.
Con questo prodotto non occorre strofinare o manipolare il pezzo, è sufficiente attendere qualche minuto e poi sciacquare via tutto con acqua. Dopo aver asciugato la scatola con un panno morbido, è consigliabile dare un'ulteriore passata con un panno da orefice per l'argenteria: si tratta di un panno per lucidare l'argenteria a secco e si può trovare in un negozio specializzato in articoli casalinghi o da un ferramenta ben fornito.